PAROLE D'AFRICA
15-05-2020 di Stefano Benni
- Sii come l’ippopotamo
- Sii come l’ippopotamo che è felice nel sole e altrettanto felice nel
fango
- Sii come l’ippopotamo che non si capisce mai se è in acqua o fuori
- Sii come l’ippopotamo che quando la luna è una grande camelia canta
all’ippopotama la sua canzone d’amore senza preoccuparsi se la sua voce è
sgraziata e dagli alberi piove giù di tutto
- Sii come due ippopotami che si baciano sullo sfondo dell’orizzonte e la loro
ombra sembra un grande pavesino
- Sii come l’ippopotamo che dopo aver a lungo ippocopulato non chiede
all’ippopotama “mi ami?” perché è ovvio che con un ippopotamo si può andare solo per amore
- Sii come l’ippopotamo sempre educato al bar, nelle file per i documenti e
in treno, sii come l’ippopotamo educato che fa i suoi bisogni appartato
- Sii come l’ippopotamo che quando pesta una merda di ippopotamo fa finta di
niente e dice “qu’est-ce que c’est ça?”
- Sii come l’ippopotamo che quando sente sopraggiungere la fine saluta il
branco e corre nella valle del cimitero degli ippopotami morenti, dove un’ultima
volta si beve si mangia e si scopa senza più alcun ritegno e vergogna e
alla fine della festa muore solo un ippopotamo e si scopre che tutti gli altri
erano degli infiltrati, sanissimi
- Sii come l’ippopotamo che muore col sorriso sulle labbra e subito il grande
Potamanka il muscoloso dio alato lo raccolse tra le braccia e lo portò in
cielo ove sono nuvole e fiori meravigliosi e acqua tersa, e l’ippopotamo deluso
disse “non si potrebbe avere una bella palude merdosa?” e Potamanka
adirato lo lanciò a terra, e l’ippopotamo cadde e ove cadde creò
il sacro cratere del lago Ngoro-Ngoro e l’ippopotamo perforò la pelle
rugosa del mondo e precipitò nell’inferno ove vive felice attuffato nella
merda con gli amici e quando si sposta causa i terremoti e quando nuota provoca
i geyser e mostra a tutti la sua semplice verità: e cioè che il
paradiso è ovunque tu ti senti in paradiso.