LIBRI
03-12-2020 di redazione
Kuki Gallmann aveva “una storia da raccontare”.
Questo romanzo è la sua storia.
Italiana, di Treviso, si trasferisce nel 1972 in Kenya con il secondo marito Paolo e il figlio Emanuele.
In un grandissimo ranch a Laikipia costruirà la sua nuova vita ma la sua famiglia subirà prima il lutto del marito, che la lascia con una bambina in arrivo e poi quello del figlio.
Oltre la vicenda personale che commuove e tocca le corde del cuore, narra di una passione per l’Africa coinvolgente, di un incontro “naturale” con se stessa, di un rapporto spirituale e ancestrale che la guiderà in tutte le sue scelte fino alla creazione della “Gallmann Memorial Foundation”, un'organizzazione senza scopo di lucro ch si cooupa di promuovere progetti educativi sulla tutela e la salvaguardia dell'ambiente.
Le descrizioni e le ambientazioni di un Kenya ancora vergine o poco contaminato tra la sconfinata bellezza della savana e i brevi tramonti vividi della costa, hanno il potere di emozionare lasciando al lettore anche un po’ di malinconia per quell’Africa “coloniale”.