Watamu è sempre più votata all’ospitalità, come nessun’altra località turistica della costa keniana.
Nel giro di pochi chilometri di estensione, la “perla dell’Oceano Indiano” può contare ben venti resort di livello e con servizi ed accoglienza superiore a quelli di semplici posti letto o appartamenti, oltre a tante altre piccole soluzioni, tra bed & breakfast, small boutique hotel e residence.
Ci sono strutture che operano tutto l’anno, come il 7 Islands Resort, sulla spiaggia di fronte alla cosiddetta baia dell’amore, di fianco al rinomato locale Paparemo Beach, o anche il Lily Palm Resort con l’annesso ristorante bar Mapango, che si affaccia su un’altra delle splendide insenature della cittadina.
C’è il Jacaranda Resort, che domina l’omonima baia, sulla bianchissima spiaggia di fronte agli atolli di sabbia della barriera coralina comunemente conosciuti come “Sardegna Due”.
C’è il Crystal Bay, altra struttura di proprietà della famiglia Lenzi (come 7Islands e Paparemo) e ormai da anni in parte gestita dall’operatore italiano Vera Tour. C’è l’elegante Medina Palms, ultimo arrivato tra i grandi resort di livello, ma già conosciuto a livello internazionale.
A due passi dalla spiaggia, nel centro della località turistica, si trova anche l’Aquarius, storica struttura in rilancio, mentre verso il Mida Creek si trovano il resort Garoda e il più piccolo e curato Kobe Suite Resort (con omonimo ottimo ristorante) che si affacciano su una delle spiagge di fascino di Watamu, chiamata appunto Garoda Beach. Poco distante sorge anche il Temple Point, un tempo a gestione italiana ed oggi tedesca.
Altri resort che lavorano particolarmente con clientela italiana e “pacchetti vacanze” sono Twiga, Eden Village,  Watamu Bay, Barracuda e Sun Palm. 
Particolare ed esclusivo il Lonno Lodge, piccolo ecoresort sul mare, così come il Mawe. 
Lavorano più con clientela locale e anglosassone lo storico Ocean Sports e il più ampio Turtle Bay.
In pieno centro c’è anche il Mawimbi, con suite e appartamentini.
“Last but non least”, il cinque stelle superior Hemingways, che proprio in questi giorni ha riaperto i battenti dopo una ristrutturazione durata due anni.