KENYA
30-07-2008 di redazione
Chi definisce il Kenya la vera Africa, il paradiso dalla Natura incontaminata, la culla dell’umanità, magari commette un piccolo peccato di presunzione, ma dice la verità.
Questo meraviglioso Paese attraversato dalla linea dell’equatore, tempestato di laghi e lambito dall’Oceano Indiano, capace di elevarsi fino ai cinquemila metri di altezza del monte omonimo e di guardare dalla maestosità della Rift Valley il Kilimanjaro, mite e dolce nelle colline intorno alla capitale Nairobi o nella via del the che porta all’immenso lago Vittoria, aspro e lunare a nord verso il Turkana e splendidamente devoto a Madre Natura nella savana e nel Regno degli Animali, rappresenta da sempre a pieno titolo il Continente Nero.
La profondità del cielo, la bellezza della fauna selvaggia, l’oceano e i paesaggi marittimi così diversi tra loro, dall’isola araba di Lamu alle spiagge bianche di Watamu, dalle insenature di Kilifi alle scogliere di Shimoni, l’ospitalità della gente, la varietà della flora e i prodotti della terra fanno del Kenya la meta preferita da chi sogna l’Africa e sempre la porterà nel cuore.
La Storia
Il primo uomo della preistoria viveva in Kenya, sulle sponde del lago Turkana. Non si tratta di una leggenda, questa affermazione è frutto delle più recenti ricerche sull’origine dell’essere umano.
I primi esemplari di “Homo habilis” abitavano la regione che oggi è comunemente conosciuta come Rift Valley. Tra essi anche Lucy, la prima donna preistorica i cui resti sono stati rinvenuti al confine tra Kenya ed Etiopia. Tra ritrovamenti e teorie evoluzionistiche, resta il fatto che il Kenya sia una sorta di “culla dell’umanità”. Da qui i primi ominidi si sarebbero poi spostati nel corso dei millenni ad oriente e avrebbero conquistato il mondo ai danni degli altri animali.
La storia più recente, risalente a duemila anni prima di Cristo, ipotizza invece i primi insediamenti di popolazioni stanziali e la creazione di un popolo dell’est Africa come frutto dell’incontro di tribù Somale di origine nilotica (Galla, Ottentotti) con nomadi etiopi, bantù e boscimani dell’Africa centro-meridionale.
Nei primi secoli dopo Cristo, le tribù che occupavano l’odierno Kenya erano ben distinte, pronte nel corso dei secoli ad assumere caratteristiche ben diverse, di linguaggio e abitudini, e a distinguersi in quelle che oggi sono le oltre 50 “kabila” (in kiswahili, “razza”) che popolano il Kenya.
All’inizio dell’ottavo secolo le coste del Kenya vengono “visitate” da navigatori arabi e persiani, perlopiù mercanti dediti al traffico di spezie o mercenari in avanscoperta. Parallelamente all'utilizzo della tranquilla costa keniota come tappa per i viaggi verso la Tanzania e il Mozambico, cresce la tratta degli schiavi. Le popolazioni arabe e mediorientali, con puntate anche dei cinesi, spadroneggiano fino all'arrivo dei portoghesi. E' l'esploratore Vasco Da Gama a il primo europeo a mettere piede sul suolo africano, per la precisione a Malindi. E' il 1498. Diretto in India, si ferma a Malindi per fare rifornimento, ma parte dell'equipaggio perisce a causa di un'epidemia di peste. Qualche anno dopo i Portoghesi sbarcano in massa e saccheggiano Mombasa, conquistandola ai danni degli arabi. Per cento anni i Portoghesi cercarono di colonizzare il Kenya via mare, ma la resistenza della popolazione locale e specialmente della gente “swahili” (discendenza dei primi arabi yemeniti mescolati con le tribù locali) era strenua, anche per motivi religiosi. Malindi si alleò a più riprese con gli arabi contro Mombasa e i sultani di Lamu e Zanzibar furono alleati potenti.
Alla fine del 1600 con la caduta di Fort Jesus, roccaforte lusitana a Mombasa, i portoghesi ritirarono definitivamente e i ricchi sultani dell'Oman vegliarono per oltre un secolo sulle coste keniote, provate anche da scorribande via terra di tribù somale.
Alla fine del 1800, in seguito all'esplorazione dello scozzese Livingstone che risalì il corso del fiume Zambesi e alla sua denuncia sullo stato di schiavitù della popolazione locale nei confronti degli arabi, inglesi e tedeschi approdarono nell'est Africa e si divisero la costa non senza qualche attrito. Alla fine gli inglesi ebbero il Kenya e la Germania si accontentò della Tanzania.
Mombasa diventò il quartier generale, ma i sudditi della Regina Vittoria si addentrarono fino alla più fresca e verde Nairobi, circondata da laghi e colline.
Dopo anni di battaglie con la fiera popolazione Masai, gli inglesi approntarono la linea ferroviaria che tagliava in due la Rift Valley e collegava Mombasa a Nairobi, per poi arrivare a Kampala, in Uganda.
Gli inglesi regnarono per ottant'anni sul Kenya e i coloni bianchi raggiunsero le 80.000 unità. Fino all'indipendenza nazionale, il 12 dicembre 1963.
Jomo “Mzee” Kenyatta, della tribù kikuyu, fu nominato primo presidente keniota e governò fino alla sua morte, nel 1978. Gli inglesi collaborarono a stendere la costituzione e prepararono il processo di indipendenza dello Stato Africano che da allora è uno dei più ricchi e tranquilli di tutto il continente.
L'introduzione del multipartitismo e la recente querelle post-elettorale del 2007, con i conseguenti scontri a nord del Paese protratti per due mesi, hanno cambiato leggermente la faccia di questo Paese, che però sta rimettendosi in carreggiata per difendere i valori fondamentali che ne hanno contraddistinto il cammino, dall'indipendenza fino ad oggi, tra tutti l'estrema pacificità del suo popolo.
La Geografia
Il territorio keniota comprende poco meno di 583.000 chilometri quadrati di savana, boschi, colline, aridi deserti e laghi, spiagge e piccole isole, altipiani e depressioni, vallate e alte montagne. Estende i suoi confini a nord verso l'Uganda, il Sudan e l'Etiopia, a nord est nel deserto che la divide dalla Somalia, ad ovest con la Tanzania, con cui spartisce anche una parte del Lago Vittoria (circa 14 mila km quadrati sono kenioti) e le pendici orientali del Kilimanjaro.
A sud est il Paese è lambito dall'Oceano Indiano e protetto per larghi tratti dalla barriera corallina.
Il Kenya è attraversato orizzontalmente dall'Equatore, che la interseca poco più a nord della capitale Nairobi. La spina dorsale verticale è invece costituita dalla Rift Valley, antichissima catena di altipiani e valli che raggiunge dislivelli di oltre mille metri e muta di vegetazione e paesaggi a seconda della zona.
Il Monte Kenya, che si eleva a nord del parco nazionale di Aberdare, non distante da Nairobi, raggiunge i 5000 metri di altezza, il monte Elgon, al confine con l'Uganda, supera i 4300. I grandi parchi nazionali caratterizzati dalla savana e dalla ricchezza di animali allo stato selvaggio, sono Tsavo Est e Ovest, Amboseli e Masai Mara. Oltre al Lago Vittoria e al Turkana, che per una parte è anche Etiope, vi sono altri specchi d'acqua dolce minori, Naivasha, Nakuru e Baringo tra tutti. Laghi montani, vulcanici e dagli scorci e colori unici.
A sud la vegetazione e il paesaggio si fanno più tropicali, con palmeti e i meravigliosi baobab. La costa è caratterizzata da spiagge bianche (famose quelle di Diani, a sud verso la Tanzania, e quelle di Watamu, vicino a Malindi) e improvvise scogliere, ampie insenature e “creek” come quello di Mombasa o quello di Kilifi. A nord le isole dell'arcipelago di Lamu, altro gioiello del Paese.
Vi sono anche immensi deserti e regioni aride e problematiche: il deserto del Chalbi a nord e quello somalo, in cui i problemi idrici sono molto gravi.
Le aree protette
Parchi Nazionali: le attività proibite sono, tra le altre: la caccia, essere in possesso di armi o trappole, tagliare, danneggiare o appiccare il fuoco alla vegetazione, raccogliere, o tentare d raccogliere miele o cera vergine, danneggiare o rimuovere qualsiasi elemento geologico, preistorico, archeologico, marino o di interesse scientifico, introdurre specie animali o vegetali, dissodare e coltivare il terreno, disturbare deliberatamente gli animali e catturare, o tentare di catturare pesci senza autorizzazione.
Parchi marini nazionali: in queste aree la flora e la fauna sono protette integralmente. E’ consentito il transito e l’ancoraggio di barche tramite un permesso gratuito per il periodo richiesto. Altre attività come nuotare, fare sci d’acqua e fare vela sono consentite.
Riserve nazionali: altri utilizzi rurali, diversi dalla conservazione ambientale, possono essere specificatamente ammessi: le condizioni che regolano tali utilizzi sono contenute nei regolamenti approvati dall’autorità durante la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale. In queste aree è di norma permesso lo sfruttamento in termini di diritti in materia di acque stagionali e di pascolo.
Le Tribù
In Kenya vi sono 42 tribù "ufficiali" che a loro volta sono divise in molte altre sotto-tribù. Si dividono fondamentalmente in tre ceppi: Bantù, Cushiti e Nilotici.
La più popolosa è la tribù dei kikuyu, stanziata originariamente intorno al Monte Kenya, a nord est di Nairobi.
La seconda per ordine di importanza è quella dei Luo, che ha origine sulle rive del lago Vittoria, dove sono anche Luhya (seconda per numero) e Kisii.
Poi vi sono i Kalenjin, gli Elgeyo, i Kipsigis, i Marakwet, i Nandi (nella regione del lago Baringo), Pokot, Sabaot, Terik, Tugen, Kamba (altra tribù molto popolosa), Kuria, i famosi Maasai, e gli altrettanto noti e fieri Samburu, i Turkana dalle parti dell'omonimo lago, i Taita e Taveta al confine con la Tanzania, Sengwer, Meru,Embu, Bukusu, Marama, Maragoli, Isukha.
Sulla costa vi sono nove tribù riunite sotto il nome di Miji Kenda (che significa appunto, "nove insieme": Chonyi, Digo, Duruma, Giriama, Jibana, Kambe, Kauma, Ribe e Rabai.
Poi quelle di origine somala: Orma, Pokomo, Somali, Rendille, Okiek e Oromo.
TURISMO
di redazione
Tre giorni di votazioni serrate, quasi cinquecento segnalazioni per scegliere la spiaggia Top di Watamu, tra le cinque che watamukenya.net ha incluso nelle sue nominations.
Le votazioni attraverso la nostra pagina facebook malindikenya.net, i gruppi dei social forum dove è stato...
LOCALI
di redazione
A partire da questo giovedi, 27 gennaio, riprendono gli appuntamenti con dj al Sunset Beach...
APPUNTAMENTI
di redazione
Un weekend tutto da vivere quello di sabato 22 e domenica 23 ottobre a Watamu.
E' di scena l'edizione 2016 del Watamu Sports Festival a Turtle Bay Beach.
Una due giorni a base di sport, musica con concerti e dj...
TURISMO
di redazione
Non più tardi di cinque anni fa a Nairobi girava la storia (che da più parti assicurano fosse vera) che un Ministro del Governo ed addirittura alcuni dirigenti del Ministero del Turismo non fossero al corrente dell'esistenza di Watamu.
Per...
FILM
di redazione
L'incredibile storia di Robin Cavendish raccontata in questo film uscito nel 2017, il cui titolo originale é "Breathe".
Si tratta di una produzione hollywoodiana che ha per protagonista il giovane Andrew Garfield (Spider Man, The social network) che interpreta il protagonista di una storia...
Kuki Gallmann aveva “una storia da raccontare”.
Questo romanzo è la sua storia.
IMMOBILIARE
di redazione
Watamu non è una destinazione esotica di vacanza come le altre, perché oltre a far gioire...
PIANTE DEL KENYA
di redazione
Grazie alle sue innumerevoli proprietá la moringa viene definita albero della vita, albero miracoloso o anche pianta immortale.
Fa parte della famiglia delle moringacee di cui se ne conoscono almeno 13 specie, da quelle che si
STORIA
di redazione
Molti di coloro che conoscono la storia del Kenya sono convinti che il cristianesimo fu portato qui dai missionari tedeschi che aprirono la prima missione cattolica a...
VISTI E PERMESSI
di redazione
Chi si appresta ad un viaggio in Kenya già sa o viene informato che per entrare nel Paese dovrà...
A little gem of an establishment on Watamu's Crystal Bay shines in a new light.
Tamu Restaurant, a terrace restaurant and pizzeria with an enchanting view of one of the...
FAUNA
di redazione
Arriva da Watamu la storia della tartaruga Sasha (così è stata ribattezzata dai suoi salvatori) che non ha voluto tornare a nuotare nel suo mare, l'Oceano Indiano, perché ancora non era guarita del tutto.
La vicenda è stata raccontata dal...
APPUNTAMENTI
di redazione
A Watamu la festa degli innamorati si festeggia sulla spiaggia e sotto le stelle.
Potere degli incantevoli scenari davanti all'Oceano Indiano tra le sinuose baie e la spiaggia bianca e ampia della Jacaranda Bay, tra gli isolotti dell'isola dell'amore e della...
STORIE
di redazione
I kenioti hanno eletto “Stellah” la canzone d’amore più bella di sempre in Kenya.
Niente a che vedere, né musicalmente né poeticamente con l’eterna Malaika (che per il vero non si sa ancora se sia un pezzo tradizionale tanzaniano o...
STORIA
di redazione
La storia del primo cinese che approdò sulle rive dell'Oceano Indiano ha seicento anni.
Era infatti il 1417, secondo gli studiosi di Pechino che hanno recentemente pubblicato un volume sui viaggi dei grandi navigatori orientali, quando Zeng He con...
TURISMO
di redazione
Negli ultimi anni il turismo gastronomico è cresciuto in maniera considerevole in tutto il mondo.
Lo si deve alla popolarità di certe trasmissioni e anche alla diffusione mediatica di piatti e relativi ristoranti specie nell’ambito dei social network.