LUOGHI
02-07-2020 di redazione
Era il 1898, nel porto di Mombasa iniziavano ad arrivare navi britanniche dall’India, cariche di merci e di attrezzi per costruire la famosa ferrovia che avrebbe collegato quella che allora era la prima città del Kenya, oltre che il porto più importante dell’Est Africa, con il protettorato dell’Uganda.
Molti sudditi della Regina si erano già spinti nell’interno ed avevano individuato nella zona paludosa che i maasai chiamavano Nai’robi (campo delle acque fredde) il crocevia della nuova linea ferroviaria.
Le navi trasportavano anche operai indiani che avevano già dimestichezza con il lavoro e con i ritmi imposti dai britannici e che conoscevano locomotori e rotaie.
A quei tempi i keniani avrebbero chiamato la locomotiva semplicemente “gari la moshi” (macchina del fumo) e il primo convoglio “nyoka mweusi kubwa”, il grande serpente nero.
Insieme ai coloni e agli operai, a Mombasa sbarcavano da Goa, Calicut e Bombay anche mercanti ed avventurieri che provavano il business in una terra nuova.
Fu così che una coppia di faccendieri indiani, che avevano soggiornato a Zanzibar dove dieci anni prima era stata aperta con successo la prima locanda dell’Est Africa, decisero di aprire in Vasco Da Gama Road, l’arteria principale della Old Town che parte dal celeberrimo Fort Jesus, quello che ancora oggi viene ricordato come il primo Hotel del Kenya.
Oggi il palazzo mantiene nell’insegna storica ed in alcuni particolari al suo interno, ancora la storia e le evocazioni del tempo, anche se è stato da tempo adibito in parte a museo e in parte una scuola privata , dopo che per tanti anni, dopo essere stato chiuso e venduto, l’Africa Hotel si è trasformato anche in una drogheria, una scuola, un affittacamere.
Diciannove anni fa il commerciante Yusuf Abdullah comprò per due lire l’edificio che da tempo era malridotto e necessitava di restauro. Dopo aver conosciuto la sua storia ed aver appreso da un libro del 1908 quanti segreti e risvolti portava con se quel mitico edificio, decise a sua volta di aprire un albergo. Ma i tempi erano cambiati, e ha preferito successivamente tornare all’idea del museo, che oggi è visitabile.
“Quando ho comprato questa casa era molto vecchia. C'erano alcuni inquilini che vivevano qui – raccontò Yusuf ad un giornalista locale – un giorno però passò di qui un giovane che aveva in mano un vecchio libro, che raccontava storie ed eventi che si erano svolti proprio in questo posto. Allo stesso tempo i funzionari del Museo Nazionale del Kenya sono venuti e hanno affisso una tavola di legno con informazioni dettagliate sull’edificio e sulle attività ad esso collegate”.
Questo è forgiato sull’iscrizione: "Il primo albergo in Kenya ha iniziato ad operare nel 1901. I visitatori sono invitati all'interno per vedere l'architettura e una galleria fotografica che cattura quei tempi, oltre all’originale balcone di legno intagliato che ha 118 anni”.
L’Africa Hotel era una struttura sullo stile portoghese con dodici camere ed una grande sala ristorante al pian terreno, che sembrava un tinello inglese. Nel 1900 era l’unico edificio davanti al mare e i suoi balconi dominavano il canale di Mombasa. Dell’Africa Hotel racconta nei suoi diari anche Sir James Sadler Hayes, governatore del protettorato dell’Africa Orientale dal 1906 al 1909, che soggiornò in quello che definì come “il più antico albergo di Mombasa”.
In un libro degli ospiti sono raccolte anche lamentele, specie di commercianti e ufficiali inglesi che si lamentavano della sporcizia della zona (sic!) e degli odori forti di fritto, di pesce e di curry.
Negli anni Trenta l’Africa Hotel cambiò proprietà, lo comprò un certo Da Souza, indiano di Goa, che decise di trasformarlo in drogheria. I tanti clienti dovettero ripiegare su altri due hotel della zona, come il nascente Castle, mentre in Vasco Da Gama Road erano già state costruite altre abitazioni che ospitavano consolati, uffici pubblici e negozi.
Yusuf oggi vive all’ultimo piano e i turisti che tornano a visitare la Old Town di Mombasa ed i suoi edifici decadenti con le porte intagliate, i caratteristici vicoli stretti, i mercati e i negozi di souvenir, hanno la possibilità di scoprire anche la storia del più antico hotel del Kenya.
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