PRODOTTI DEL TERRITORIO
08-06-2020 di redazione
In Kenya sono molti i frutti che chi vive in Europa ha avuto modo di vedere, e ancor meno di assaggiare.
Accanto ai più conosciuti, come mango ed ananas, ci sono anche strani frutti che non crederemmo nemmeno commestibili e invece hanno proprietà importanti.
E’ il caso dell’Artocarpus heterophyllus, meglio conosciuto da queste parti come Jackfruit, che secondo gli esperti di ecosistema e cambiamenti climatici potrebbe "salvare il pianeta".
L’artocarpus è una pianta tropicale della famiglia delle Moracee.
È coltivata per il suo frutto, il più grande esistente in natura tra quelli che crescono dagli alberi; in italiano viene chiamato giaca o catala.
Il frutto, delle dimensioni di un anguria si presenta con una buccia ruvida e spinosa, si trova appeso come se fosse una mela.
Ne esistono due tipi: quello morbido e quello compatto.
Il primo all'interno ha la consistenza del caco e viene usato per fare dolci mentre il secondo, una volta aperto, presenta una parte fibrosa all’interno della quale sono “immersi” tanti piccoli similfrutti dalla buccia gialla, che a loro volta ospitano un singolo nocciolo.
La polpa del jackfruit è lattiginosa e bianca, l’odore molto penetrante, che ricorda una cipolla molto matura all’apertura del frutto o la banana per le parti commestibili al suo interno.
Il frutto è una buona fonte di vitamina B1, vitamina B2 e potassio.
Le popolazioni della costa usano la polpa cremosa come pappa per i bambini, perché ricca di fibre e anche di calcio, fosforo e ferro.
Calcio e Fosforo hanno la principale funzione di partecipare alla formazione delle ossa e dei denti, della crescita normale e della trasmissione degli impulsi nervosi. ha inoltre proprietà lassative, specialmente se ingerito in grande quantità.
Cento grammi di jackfruit fresco (98 Kcal) contengono: 1,9 g di proteine; 0,3 g di grassi; 25 g di carboidrati; Quando il jackfruit non è maturo si può cucinare come un tubero di patata, bollito. La parte commestibile sono i piccoli cuori gialli contenuti nel frutto, che spesso si ritrovano in vendita separatamente. Una volta maturo, è ottimo per farne macedonie, torte o in abbinamento con il gelato. Per renderlo piú piacevole, consigliamo di mettere la polpa con del succo di limone alcune ore prima di mangiarlo.
Anche i numerosi grossi semi vengono utilizzati per essere cucinati in modo simile alle castagne.
Proprio per questo gli esperti stimano che, per la grandezza dei frutti e la sua resistenza ad ogni temperatura, in futuro in molti paesi potrebbe sostituire il grano e le altre farine e diventare un'importante fonte di sostentamento primario.
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