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PRODOTTI DEL TERRITORIO

Il dragon fruit, la nuova coltura redditizia del Kenya

Salgono le richieste di questo frutto dall'aspetto particolare e dai grandi benefici

31-10-2021 di redazione

Il Dragon Fruit o Pitaya è un frutto tropicale che  appartiene alla famiglia delle Cactacaceae , come il fico d’India. Nonostante  sia originario del Centro e Sud America è oggi particolarmente diffuso in Asia e nei paesi tropicali dove vi è un clima adatto alla sua crescita, tra cui il Kenya. Il frutto colpisce subito per l’aspetto: ha una buccia color fucsia, molto spessa e dotata di grosse squame dalle punte verdi. La polpa è ha una consistenza cremosa ed è caratterizzata da una miriade di piccolissimi semi neri, un po’ come il kiwi e il sapore e molto gradevole, dolce e rinfrescante. Esistono quattro varietà di questo frutto:  tre sono di colore rosa con una polpa di colore diverso all'interno che può essere bianca, viola o rossa. La quarta è una varietà ibrida più piccola e più dolce con la buccia gialla e la polpa bianca ma quest’ultima è molto piu popolare nelle Filippine.
Anche in Kenya, dove c’e sempre maggiore interesse per il mangiare sano, la sua domanda è in aumento ma la produzione è ancora piuttosto limitata, tanto che viene venduto al dettaglio tra Ksh1.000 e Ksh2.000 al chilo
Il suo peso può variare dai 200 ai 600 g grammi circa e si puó trovare nei reparti di frutta e verdura di negozi e supermercati anche della costa.
Questo frutto dall’aspetto particolare è un concentrato di vitamine, minerali, e fibre.
Si tratta di un frutto con forti capacità antiossidanti ed anti-age. Infatti, oltre alla vitamina C, è ricchissimo di betalaine, pigmenti naturali che donano colore ai fiori e si frutti, che hanno un notevole potere antiossidante e un’elevata capacità di rimozione dei radicali liberi.
Il frutto del drago fa bene anche al fegato grazie alle phytoalbumine che aiutano nella purificazione e disintossicazione di sangue e fegato perché aumentano l’escrezione di tossine e di metalli pesanti dal corpo; è inoltre, ricco di sali minerali, in particolare calcio e sodio e, in minor parte, di selenio, sinco e sagnesio
Pur essendo un frutto molto zuccherino, può essere mangiato anche da chi soffre di diabete, ovviamente senza esagerare nelle quantità ed evitando di mangiarlo da solo, magari abbinandolo a un po’ di yogurt o di frutta secca, oppure per fare degli ottimi e gustosi succhi e frullati.
Anche le altre parti della pianta possono essere utilizzate, ad esempio le radici e i fiori producono delle meravigliose tisane, mentre il gambo viene usato per fare il sapone da bagno.
La stagione del dragon fruit in Kenya va da novembre a maggio, con i mesi di gennaio, febbraio e marzo di punta.
Non ci resta che aspettare qualche mese per poterlo assaggiare.

TAGS: dragon fruit kenyapitaya kenyafrutta kenya

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