RICETTE
25-12-2020 di Leni Frau
Uno dei piatti tradizionali dell’Africa Subsahariana per Natale è la zuppa d’okra.
Si chiamano “okra” in arabo le gustose zucchinette puntute con le scanalature che si trovano in ogni banco di mercato e che gli inglesi chiamano “Dita di Signora” (Lady’s fingers), mentre il swahili tutti conoscono come “mabenda”.
L’okra oltre ad avere benefici per stomaco e intestino, è gustosa anche se si consiglia prima di cucinarla un accorgimento, essendo molto viscosa all’interno per via dei suoi semi: tagliare le estremità quel poco che serve per far uscire appunto il gel all’interno e farle spurgare ulteriormente per almeno un’ora in acqua e aceto (o limone).
E ora la ricetta di Natale della costa keniana: Zuppa d’Okra e gamberi.
Per renderla più gustosa e “panafricana”, noi di malindikenya.net abbiamo aggiunto piccole modifiche che vengono utilizzate anche in altre Nazioni e culture dell’Africa equatoriale.
Ad esempio, per insaporire e come addensante (e questo è consigliabile in ogni zuppa locale) si possono aggiungere semi di zucca macinati, così come qualche foglia di spinacio tagliuzzata.
Si raccomanda di servire la zuppa accompagnandola con il classico ugali (polenta di mais bianca) o anche con riso basmati.
Ingredienti per 4 persone:
Mezzo chilo di okra.
300 grammi di gamberetti sgusciati
un cucchiaio d’olio di semi (o d’oliva)
Mezza cipolla tagliata fine
Un pomodoro maturo
Tre cucchiai del “fumetto” ricavato dalle teste dei gamberi bollite
Qualche foglia di spinacio tritata (se spinacini sei o sette foglie)
1 cucchiaino di paprika affumicata
1 cucchiaino di scaglie di pepe (meglio rosso)
Mezza tazza di semi di zucca macinati
Sale e pepe quanto basta
Preparazione:
Dopo aver scolato l’okra, sbollettatela in poca acqua per cinque minuti e conservate poi l’acqua.
Dopodiché eliminate per bene cime e code, tagliatene metà quantità a cilindri di due centimetri, e il resto sminuzzatelo con un coltello affilato.
Preparare il soffritto con la cipolla, l’olio il sale e il pepe. Aggiungere il pomodoro tagliato a cubetti, i cucchiai di brodo e infine l’okra.
Coprire il tegame per cinque minuti, cucinando a fuoco lento.
Aggiungere i gamberi, gli spinaci, i semi di zucca, paprika e pepe, con qualche mestolo d’acqua dell’okra.
Cuocere per altri cinque minuti e infine mescolare per un altro paio di minuti.
Buon appetito e buon Natale africano!
RICETTE
di redazione
Uno dei piatti tradizionali dell’Africa Subsahariana è la zuppa d’okra.
Si chiamano “okra” in arabo le gustose zucchinette puntute con le scanalature che si trovano in ogni banco di mercato e che...
LOCALI
di redazione
Un nuovo, graziosissimo "chiringuito" si affaccia nell'accattivante scenario dei punti di ritrovo sulla spiaggia di Watamu.
Nella baia di Fortamu, di fronte all'isola dell'amore e a pochi metri da...
TURISMO
di redazione
Negli ultimi anni il turismo gastronomico è cresciuto in maniera considerevole in tutto il mondo.
Lo si deve alla popolarità di certe trasmissioni e anche alla diffusione mediatica di piatti e relativi ristoranti specie nell’ambito dei social network.
EVENTI
di redazione
Una cena di San Valentino davvero speciale al Mapango Restaurant sulla spiaggia del Lily Palm Resort.
Per la serata dedicata...
RICETTE
di redazione
La zuppa di granchio con il ginger è un piatto tradizionale dell'arcipelago di Lamu.
La popolazione locale, specialmente nell'isola di Pate, è solita consumare questa pietanza accompagnandola con riso al cocco o chapati.
Ecco la ricetta originale rielaborata da watamukenya.net
RICETTE
di redazione
In Kenya le patate sono particolarmente gustose.
La popolazione locale le adora fritte, tanto che sono il contorno ideale del piatto nazionale, la "nyama choma" (carne alla griglia quasi abbrustolita).
Ma vi sono molti altri modi di cucinarle.
Una delle...
RICETTE
di redazione
In tutta l’Africa subsahariana la tapioca (cassava) e la patata dolce vengono utilizzate come contorno per piatti un umido con il sugo di pomodoro. Nelle regioni dell’entroterra questi piatti...
LOCALI
di redazione
A partire da questo giovedi, 27 gennaio, riprendono gli appuntamenti con dj al Sunset Beach...
RICETTE
di redazione
Il Kachumbari è un'insalata fresca e leggera molto popolare in Africa orientale, in particolare in Kenya, ma anche in Tanzania, Ruanda, Burundi e Uganda. E' l'accompagnamento ...
RICETTE
di redazione
In alcuni ristoranti swahili la salsa di mango per accompagnare il pesce alla griglia è una consuetudine.
Le ricette più gourmet prevedono l'ultilizzo di un pesce "nobile" come il red snapper, ma anche lo white snapper o il "kolekole" (più...
PRODOTTI DEL TERRITORIO
di redazione
Spesso sulle bancarelle dei mercati locali della costa del Kenya trovate una varietà di verdura che potrebbe assomigliare a piccole zucchine, ma se poi la vedete da vicino, con le sue scanalature e la forma leggermente allungata sulla punta, capite...
LOCALI
di redazione
Con gli aperitivi di Mirko al tramonto, inizia la consueta due giorni di festa al Papa Remo Beach di Watamu.
Lo splendido locale piéd-dans-l'eau davanti alle sette isole dell'amore e ad una delle più belle baie della costa africana, diventa...
SICUREZZA
di redazione
Una risposta convinta, importante che ribadisce l'unità d'intenti delle comunità straniere di Watamu per garantire la sicurezza della località turistica, di chi la frequenta e di chi ci vive.
La cena della "Watamu Against Crime" venerdì scorso all'Ocean Sports ha...
LOCALI
di redazione
Le serate di Paparemo sono sempre più stuzzicanti: si parte stasera con il consueto gran buffet con l'ampia scelta di portate.
Lo splendido locale piéd-dans-l'eau davanti alle sette isole dell'amore e ad una delle più belle baie della costa africana,...
RICETTE
di redazione
Un'antica leggenda swahili racconta che prima dell'arrivo dei portoghesi, gli indigeni della costa keniana non mangiassero l'avocado ma ne utilizzassero solamente l'olio, perché non lo consideravano né frutta né verdura.
Quando i portoghesi decisero che...
SATIRA
di redazione
Anni fa a Watamu con mille lire si comperava un’aragosta viva al porto.
Oggi se c’è ancora un’aragosta rimasta viva, ti paga lei mille scellini per lasciarla in pace.